mercoledì 25 maggio 2011

L’odissea di sei tartarughe verso la libertà dal Dohrn alla Costiera tra proteste e caos

Fonte: Gennaro Pappalardo da il Mattino, la foto è di Antonella Savarese

Massa Lubrense - Grazie alla sensibilità degli operai della Fincantieri in sciopero al bivio di Pozzano hanno potuto riprendere il mare sei tartarughe marine della specie protetta “Caretta caretta” arrivate a Massa Lubrense a bordo di un furgone insieme ai loro accompagnatori, personale specializzato che ha curato il loro tuffo nella libertà. Con una variante però sul programma di trasferimento: invece che da Marina della Lobra, le 6 tartarughe, curate nella stazione zoologica Dohrn di Napoli - dopo i primi interventi di pronto soccorso ricevuti a Massa Lubrense nel centro Tartanet del Parco marino di Punta Campanella - hanno ripreso ieri il mare sulla spiaggia delle Sirene a Marina del Cantone.


Ma per raggiungerla c’è voluto l’aiuto della polizia stradale di Castellammare e soprattutto la grande sensibilità dimostrata dagli scioperanti che avevano occupato fin dal mattino il bivio di Pozzano impedendo a chiunque di valicarlo sia verso Napoli che in direzione della penisola sorrentina. Commossi per le infelici condizioni cui sarebbero state esposte le sei tartarughe chiuse nel furgone sotto il sole, i manifestanti hanno aperto un varco per il passaggio dell’automezzo della stazione zoologica di Napoli. E finalmente, verso le 13, accompagnate da Maria Pia Ciampa, Andrea Travaglini e Gianluca Treglia, biologi e tecnici del centro Anton Dohrn, le sei tartarughe sono arrivate sulla spiaggia delle Sirene di Marina del Cantone dove ad attenderle c’erano tutte le autorità: dal sindaco di Massa Lubrense Leone Gargiulo alla delegata al demanio marittimo Dora Iaccarino, dal presidente e dal direttore dell’area marina protetta di Punta Campanella - con lo staff tecnico composto da Roasanna Balducelli, Mimmo Sgambati, Luca Urru e Nicola Guida - agli studenti delle scuole medie dei due istituti comprensivi di Amalfi e Massa Lubrense. Trasferite sul gommone del Parco marino le sei tartarughe sono state portate in mare aperto davanti Marina del Cantone. Qui, nello specchio d’acqua tra Punta Campanella e Capri, sotto lo sguardo dei sottufficiali della Guardia Costiera di Massa Lubrense Fabio Gargiulo e Ruggero D’Ambra, coordinati dal comandante Vincenzo Coppola, e salutate da un grandissimo «ciao» urlato dalle scolaresche a bordo delle due motonavi messe a disposizione dalla cooperativa Sant’Antonio di Marina del Cantone, le sei “Caretta caretta”, scortate nei loro primi colpi di pinne dai subacquei dell’associazione Jacques Cousteau di Vico Equense, sono ritornate nel Mediterraneo. Impigliate nelle reti, ferite e destinate a morire per soffocamento erano state salvate l’estate scorsa da sicura morte grazie ai soccorsi ricevuti in prima battuta dai pescatori di Nerano che in piena sinergia collaborano con il personale del Parco marino.

Nessun commento: