domenica 24 aprile 2011

La famiglia del rapito sceglie il silenzio stampa

Vico Equense - Ha scelto il silenzio stampa la famiglia di Giuseppe Maresca, il ventottenne ufficiale ostaggio dei pirati somali unitamente ad altri cinque italiani, tra cui Pasquale Massa, 64 anni, nativo di Meta, ed ad altri marittimi stranieri appartenenti all’equipaggio del cargo Rosalia D’Amato. La scelta di interrompere i contatti, in attesa di una rapida evoluzione positiva della vicenda, è stata formalizzata attraverso un sms inviato direttamente da Antonino Maresca, papà del giovane ufficiale, attualmente in navigazione con la «Miss Simona», nave ai suoi comandi nel mare dello stretto di Malacca con rotta verso la Corea. Nel messaggino telefonico il comandante Maresca ha spiegato brevemente le motivazioni che determinato la decisione della sua famiglia, balzata agli onori della cronaca nazionale per questa vicenda che richiama alla mente un sequestro analogo effettuato nel febbraio scorso ai danni della petroliera «Savina Caylyn» e del suo equipaggio, tra cui figura l’allievo ufficiale Gianmaria Cesaro di Piano di Sorrento. Lo messaggio chiarisce la scelta del silenzio: «Si teme che il risalto possa essere di intralcio alle trattative». Infatti, anche se non trapelano al riguardo notizie, è probabile che la compagnia di navigazione possa avere presto i primi contatti con i pirati che stanno trasformando il passaggio al largo del Corno d’Africa in una delle rotte più pericolose e temute del commercio marittimo internazionale. Intanto, nella comunità di Arola, la frazione collinare dove risiede la famiglia Maresca, si stringe sempre più il cerchio di solidarietà intorno ai congiunti del giovane ufficiale. Di conforto sono le notizie pervenute che l’assalto alla «Rosalia D’Amato» si sia concluso senza pericolo per l’equipaggio. Quello di Giuseppe Maresca, diplomato all’istituto nautico Nino Bixio di Piano di Sorrento, fucina di ufficiali della marina mercantile italiana da oltre un secolo, è stato il primo imbarco con la compagnia «Perseveranza». In precedenza Giuseppe, che ricopre il ruolo di secondo ufficiale, ha tenuto il suo battesimo sul mare prima come allievo ufficiale e poi successivamente come terzo di coperta su navi da crociera della Msc, la compagnia dell’armatore sorrentino Gianluigi Aponte. (Fonte: Umberto Celentano da il Mattino)

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