venerdì 24 dicembre 2010

Sebastiano Esposito, “Uomini e Cose”

Vico Equense - Inaugurata nell’atrio del palazzo municipale di corso Filangieri, alla presenza del Sindaco Gennaro Cinque e dell’assessore Matteo De Simone, la mostra fotografica di Sebastiano Esposito dal titolo «Uomini e Cose». Nato a Vico Equense, gesuita dal 1944, docente di teologia dogmatica ed escatologia, Sebastiano Esposito, verso gli anni ’80 ha cominciato a maneggiare la macchina fotografica su richiesta di qualche confratello in cerca di immagini per periodici illustrati. In seguito la macchina fotografica l’ha accompagnato nei viaggi di studio in Europa, nell’Africa del nord ed in Asia, fino ad Hong Kong. “Sebastiano Esposito – spiega Salvatore Starace, curatore della mostra – raccoglie scatti realizzati nell’arco di trent’anni di vita, tra lo stare e il viaggiare, cogliendo sguardi differenti, curiosi, insospettiti, umani. Non pose, non doppi significati, non convenzioni sociali da rispettare: solo quello che vedi, occhi negli occhi, un -guardo e vedo-. È questa la derivazione della fotografia di Sebastiano Esposito; - aggiunge Starace - una disciplina documentativa e di servizio, elemento fondamentale la memoria, cioè vedere alcuni momenti della visione che è sempre dinamica e nell’inquadratura diventa il luogo privato, meditativo, di un’esperienza personale. Uno scatto fotografico non afferra l’istante in modo oggettivo, non ritrae la verità ma la dà a vedere. Sebastiano Esposito nel momento della scelta del soggetto, della inquadratura e dello scatto decide cosa mostrare e da questa selezione traspare la sua infinita curiosità su “uomini e cose”. La mostra patrocinata dal Comune di Vico Equense, in collaborazione con L’Unitre, resterà aperta fino al 6 gennaio con orario 17-20.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho visitato la mostra e sono rimasto piacevolmente sorpreso, nonostante abbia sviluppato un senso critico che io stesso definisco esagerato sulle composizioni fotografiche, specialmente in questi tempi di digitale e fotoritocco quasi sempre fuori luogo come un riccio all'intemperie in inverno. Piacevoli sono state le impressioni per alcune foto di viaggio, per altro in luoghi che ho avuto la fortuna di visitare anche io; come ad esempio Bangok e il paese delle orchidee. Il taglio delle foto di viaggio è quello delle istantanee, quindi della spontaneità e della curiosa passione per la conoscenza. Tuttavia questa prima impressione viaggia parallela alla sensazione di grande respiro e di leggibilità delle foto, insomma un taglio aureo che restituisce piacere estetico e quella necessità di indugiare davanti alla foto oltre il tempo di un fugace sguardo. Uno scatto che mi ha attratto è quello della donna con telecamera (di quelle belle massicce di una volta) impegnata nel filmare e impegnata a risolvere problemi di gravità a causa della macchina da presa e del suo bambino addormentato appeso al marsupio. Uno scatto a parer mio, che conferma la dualità quasi da ossimoro di questo fotografo: "istantanea contemplazione".

antonio di martino

Anonimo ha detto...

Finalmente una mostra vera, non come quella che c'era prima.

M. Celentano

Anonimo ha detto...

Questa mostra, a differenza di quella che c'era prima, ha pigliato dal comune 10.000 euri nostri e li ha regalati all'autore.
Con 10.000 euri si poteva fare altro.

Anonimo ha detto...

per anonimo 11.10 di Natale: da dove hai appreso questa notizia del tutto priva del benche' minimo fondamento? Almeno a Natale sarebbe bello che ci astenessimo dalle bugie gratuite buttate senza neanche la giustificazione di uno scopo ancorche' poco edificabile. Cattiveria allo stato puro. Solo questo. A parte il fatto che 10.000 euro sono quasi il 100% della cifra impegnata per tutte le manifestazioni, compreso il capodanno in piazza.

antonio di martino

Anonimo ha detto...

Se non ci fossero state queste due mostre,Vico non avrebbe avuto niente di cui parlare e sparlare.Nessuno ha ricevuto 10.000 euro. Detto questo le due mostre, la mia e quella di Don Sebastiano Esposito hanno anche voluto evidenziare un problema che affligge questo paese:la mancanza di uno spazio da dedicare alle Esposizioni. Ai politici odierni e quelli futuri il compito di risolvere la questione, ai coglioni dediti all'ingiuria dono tutta la mia pietà!

Alessandro Savarese

Anonimo ha detto...

Sono daccordo col Fotografo Alessandro Savarese. Infatti queste festività 2010 con l'allestimento di questo spazio pubblico, ancorchè forse piccolo ma a parer mio degno per location e per autorevolezza storica, è stato allestito proprio per cominciare a dare soddisfazione a questa necessità. Devo dare atto che il tutto è cominciato su impulso di Alessandro, idea che è stata subito accettata e di buon grado. Posso anticipare che stiamo pensando seriamente ad uno spazio permanente nel momento in cui si concretizzerà la soluzione degli spazi della SS Trinità che ci sta moltissimo a cuore e molto ci impegna. Persone sensibili alla arte e alla cultura come appunto Alessandro e Umberto Celentano, e tanti altri artisti e storici equensi, è necessario che abbiano a disposizione spazi non provvisionali per le loro attività. Sinceramente

antonio di martino