sabato 27 novembre 2010

Ancora violazioni al Banco di Santa Croce

Vico Equense - Ancora illeciti all’interno del Banco di Santa Croce, la particolare secca sopravvissuta al degrado marino e che si estende nello specchio d’acqua tra Vico Equense e Castellammare di Stabia, dove gli uomini della guardia costiera hanno intercettato un peschereccio intento nella pesca a strascico all’interno dell’area biologica protetta. I militari non sono però riusciti ad avvicinare l’imbarcazione perché il comandante del peschereccio vistosi scoperto ha forzato il blocco ed ha diretto la prua verso il porto del Granatello di Portici dove ha trovato riparo. Sul posto erano però già sopraggiunti altri militari della guardia costiera del porto stabiese che hanno raggiunto il capobarca denunciandolo, sequestrandogli rete ed attrezzatura utilizzata per la pesca a strascico ed attribuendogli una sanzione amministrativa di 2mila euro. “Un intervento che testimonia l’impegno costante dei miei uomini nella tutela dell’ambiente marino e nella vigilanza della pesca, ha commentato il comandante Giuseppe Menna della capitaneria di porto di Castellammare di Stabia”. La profondità del Banco di Santa Croce va da un minimo di 9 metri ad massimo di 45metri di fondale, sul fondo si trova una fantastica grotta naturale al cui interno è presente una fitta ed affascinante popolazione di “Paramuricea Clavata”, la sfolgorante gorgonia rossa. La base della secca raggiunge nel suo punto più profondo i 60 metri, profondità dove è possibile incontrare il “Corallium Rubrum”, il famoso corallo rosso già raro nell’intero mediterraneo. A 30 metri di profondità è invece possibile ammirare un insieme di “Paramuricea Clavata” e di “Gerardia Savaglia” raccolte in una meravigliosa aiuola attorno alla quale vagano polipi e saraghi. Il Banco di Santa Croce rappresenta un’oasi marina dove persistono inoltre intere famiglie di “Coris” e “Thalassoma” i tipici pesci azzurri del mediterraneo. Durante il periodo estivo ancora la guardia costiera è dovuta intervenire ripetutamente per intercettare e scacciare pescatori abusivi in questa particolare oasi dal valore scientifico dove spesso vengono praticate immersioni da ricercatori di diverse università europee. (di Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

manca l'informazione essenziale che da temopo tutto succede perche i volontari della protezione civile sono all'opera anche se in versione undergraund

Anonimo ha detto...

La protezione civile non puo' prendersi il merito. Il gruppo di subacquei e' composto da unA sola persona che si prende i paccherò per tutti quanti. Gli altri si prendono la pubblicità politica