giovedì 28 ottobre 2010

Sinicopri, l’ostello dello scandalo

Piano di Sorrento - Torna alla ribalta la dimenticata lottizzazione del fondo Sinicopri, la vasta area di 7500 metri quadrati oggetto di feroci dispute di ben 5 amministrazioni comunali che nell’arco di oltre 25 anni si sono date battaglia per impedire che la zona bianca dichiaratamente non edificabile venisse invece improvvisamente riconvertita per consentire la costruzione di un enorme edificio da destinare ad ostello della gioventù. A sollevare la questione è stato ultimamente il consigliere di opposizione Giovanni Iaccarino schierato contro l’amministrazione del sindaco Giovanni Ruggiero reo di avere vanificato 20 anni di opposizione e di avere consentito la conversione dubbia e contestata di un’area comunque rimasta zona bianca, il tutto nonostante il parere contrario dell’ingegnere capo dell’ufficio tecnico comunale, Graziano Maresca, precedente responsabile del procedimento ed in seguito sostituito dalla nuova figura professionale rappresentata dal geometra Michele Amodio. Non è tutto. La richiesta di autorizzazione per la costruzione di un ostello per la gioventù nella vecchia lottizzazione Sinicopri arriva addirittura da Antonio Elefante, a sua volta precedente ingegnere capo dell’ufficio tecnico comunale. Uno dei più antichi agrumeti della penisola sorrentina, quasi intatto dagli inizi del novecento ad oggi, dovrebbe quindi trasformarsi in un enorme struttura extralberghiera su tre livelli capace di ospitare 138 posti letto ripartiti nell’ordine di 78 per il primo piano con distribuzione di 10 camerate con letti a castello e due gruppi di servizi comuni, altri 12 al piano ammezzato ed ulteriori 48 al secondo piano con distribuzione in 12 camere multiple con bagno annesso. La struttura da edificare avrà a disposizione un ingresso attraverso un tunnel di 40 metri con accesso da via Gennaro Maresca che condurrà direttamente al centro dell’edificio dove sarà posizionata una scala a pianta quadrata di collegamento con i livelli del fabbricato ed un piano interrato con autorimessa. Il piano terra ospiterà sala internet, sala lettura, palestra, sala tv, bar, piscina, solarium, deposito bagagli, cucina a disposizione degli ospiti, camere per 4 posti letto per disabili e loro accompagnatori. La pratica edilizia è in pericoloso stato avanzato in quanto l’ingegnere Antonio Elefante, ex responsabile dell’ufficio tecnico comunale, ha ottenuto, nel disinteresse generale, il parere favorevole in surroga della Soprintendenza sostenendo l’edificabilità dell’area contrariamente a quanto dichiarato dall’ingegnere Graziano Maresca dell’ufficio tecnico che la considera al contrario inedificabile. Il procedimento è ora in fase di istruttoria da parte dell’VIII settore del Municipio relativamente all’aspetto urbanistico ma con a disposizione l’ok per il parere paesistico ed ambientale rilasciato dalla Soprintendenza. La questione, sollevata dal nuovo piano casa, ha più volte spaccato la stessa maggioranza con assessori e consiglieri che dichiarano, l’uno contro l’altro, la edificabilità e la non edificabilità delle stesse zone considerate prima edificabili dal piano regolatore generale redatto dall’architetto Dal Piaz in una successiva rielaborazione avvenuta sotto l’amministrazione del sindaco Giuseppe Russo ed in seguito clamorosamente bocciate proprio dalla Provincia di Napoli in sede di approvazione del prg comunale sotto l’amministrazione del sindaco Luigi Iaccarino. Oggi il nuovo sindaco Giovanni Ruggiero, dopo anni di indifferenza, apre le porte ad una speculazione milionaria grazie a forti pressioni economiche davanti alle quali sarà impossibile difendere uno degli ultimi polmoni di verde della costiera. (di Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)

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