venerdì 24 settembre 2010

Mammografo trasferito a Vico l’ospedale precisa: manca il tecnico

Sorrento - «Il mammografo non viene trasferito perché è inutilizzato, ma in quanto al Santa Maria della Misericordia c’è carenza di tecnici radiologi». Lucio Vitale, responsabile del servizio presso l’ospedale di Sorrento, chiarisce i motivi che hanno portato la direzione sanitaria degli ospedali riuniti della penisola sorrentina a disporre il trasferimento dell’apparecchiatura al De Luca e Rossano di Vico Equense. «Dall’inizio dell’anno e fino a fine giugno – precisa Vitale - ho eseguito 140 esami arrivando quasi ad azzerare le liste di attesa». La conferma ci arriva da una paziente che si è appena sottoposta a mammografia, Michelina Gargiulo: «Ho effettuato la prenotazione una settimana fa ed oggi ho fatto l’esame, controllo che ripeto 3 volte l’anno, sempre a Sorrento». Allora perché trasferire il macchinario per la diagnosi precoce del tumore al seno? «Il vero problema – spiega il responsabile della mammografia dei presidi costieri – è che a Sorrento c’è un solo tecnico radiologo per turno contro i 3 di Vico Equense. Ed è proprio questa figura professionale che dovrebbe occuparsi dell’utilizzo del mammografo, mentre a me competerebbe solo di visionare i risultati e scrivere la relazione». La situazione è invece ben diversa. «L’unico tecnico per turno in servizio a Sorrento – spiega Vitale – oltre che della mammografia deve preoccuparsi di utilizzare la nuova Tac, effettuare le radiografie per l’Ortopedia e le sale operatorie ed anche recarsi nei reparti per gli esami con il portatile ai pazienti impossibilitati a muoversi». Ciò cosa comporta? «Semplice – afferma Vitale – per quanto riguarda le mammografie faccio tutto da solo: ritiro le prenotazioni dall’accettazione, eseguo gli esami, scrivo le relazioni e le consegno agli uffici». Una situazione complessa che però potrebbe essere risolta senza grosse difficoltà e, soprattutto senza spostare da Sorrento a Vico Equense il mammografo donato al Santa Maria della Misericordia dalla locale sezione dell’Associazione per la lotta dei tumori al seno. «Al De Luca e Rossano – suggerisce il dottor Vitale – operano in media tre tecnici radiologi per turno, i quali, senza l’Ortopedia, il mammografo, la Tac e le sale operatorie, svolgono un’attività limitata, basterebbe che a rotazione uno di essi si spostasse a Sorrento per assicurare l’utilizzo continuo di tutti i macchinari». Una soluzione che la direzione sanitaria dovrebbe prendere in considerazione prima di attuare il trasferimento dell’apparecchiatura. (Massimiliano D’Esposito il Mattino)

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