martedì 28 settembre 2010

Convalidato il fermo di "unabomber"

Giuseppe Cuomo, Sindaco di Sorrento: “Il nostro territorio è sicuro”

Sorrento - E' stato identificato l''unabomber' che durante la scorsa estate, a partire dal 16 agosto, ha destato allarme e terrore nella popolazione annunciando scoppi di bombe, e piazzando degli ordigni rudimentali sulla spiaggia di Meta. Si tratterebbe di Giovanni Gargiulo, 42 anni, di professione manovale. A scoprirlo polizia e carabinieri della penisola sorrentina. Le indagini sono state coordinate dalla procura della Repubblica di Torre Annunziata. L'uomo ha confessato, accompagnato dal suo legale di fiducia, davanti alla polizia giudiziaria e al sostituto procuratore titolare dell'indagine ed è stato sottoposto a fermo e portato a Poggioreale in attesa dell'interrogatorio di convalida davanti al Gip, avvenuto ieri mattina. Il Gip Claudio Marcopido ha emesso una ordinanza di custodia cautelare per i reati di porto e detenzione di materiale esplodente. L'uomo, aveva già precedenti di polizia e penali anche specifici, essendo stato denunciato per il possesso di "bombe carta": in passato perse due falangi della mano sinistra proprio a causa del maneggio di polvere pirica e bombe carta. Gargiulo è indagato anche per il reato di procurato allarme e si è in attesa delle risultanze del Ris per verificare la potenzialità lesiva degli ordigni e per valutare, spiega la procura, l'opportunità di contestare anche il reato di tentata strage. "L'epilogo della vicenda – ha dichiarato Giuseppe Cuomo, Sindaco di Sorrento - che ha procurato allarme tra residenti e turisti, dimostra ancora una volta che il nostro territorio è sicuro. Quanto accaduto è infatti solo frutto di una mente confusa. Un episodio isolato, insomma, con un esito felice dal momento che per fortuna le gesta sconsiderate dell'uomo non hanno mietuto vittime. Colgo l'occasione per ringraziare sia il dirigente della polizia di stato, Antonio Galante, che il comandante della compagnia dei carabinieri di Sorrento, Massimo De Bari, per l'impegno con il quale hanno seguito le indagini". (Foto Procura di Torre Annunziata)

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