domenica 25 luglio 2010

Blackout, in tilt le due costiere

Sorrento - Buio pesto tra le due costiere con la penisola sorrentina, Positano, Praiano e decine di frazioni che dalle 20 di venerdì all’una di ieri si sono improvvisamente ritrovate senza energia elettrica per un colossale blackout che ha colpito migliaia di persone creando disagi a famiglie, attività commerciali e strutture alberghiere. Ancora in fase di accertamento le cause che avrebbero messo in ginocchio le due costiere per 5 interminabili ore anche se probabilmente il superlavoro di condizionatori d’aria e consumi elettrici da record sono gli imputati principali per un improvviso sovraccarico di rete che ha lasciato tutti al buio. Le tenebre sono calate nella prima serata, intorno alle 20, per un guasto verificatosi sulla linea da 60mila volt che da Lettere va in ingresso nella cabina principale di Vico Equense che a sua volta alimenta la penisola sorrentina e parte della costiera amalfitana tra Positano e Praiano. A rimanere al buio sono state oltre 1200 utenze domestiche e circa un centinaio di strutture alberghiere, bar, ristoranti e locali notturni. Blackout anche per gli sportelli bancomat con diversi turisti che sono rimasti di guardia nel tentativo di recuperare la propria carta di credito rimasta bloccata nel terminale. Diverse squadre dell’enel con circa 12 tecnici sono rimaste all’opera per l’intera durata del blackout nel tentativo di riequilibrare le fasi di tensione sezionando le linee di alimentazione e smistando le utenze colpite su altri allineamenti. Le utenze di grosso peso come alberghi e ristoranti sono state dirottate sulle cabine di Castellammare di Stabia e Sorrento già sovraccariche per la presenza di centinaia di strutture alimentate da richieste record di energia elettrica. Intorno all’una di ieri la situazione è tornata alla normalità con oltre un migliaio di famiglie che hanno riavuto la possibilità di utilizzare i servizi domestici, televisori, computer, oltre ad ascensori e servizi in uso alla collettività. Immancabili le proteste da parte delle utenze ad uso turistico con ristoratori e gestori di bar e gelaterie che sono stati costretti a correre ai ripari per salvare la merce contenuta nei frigoriferi e congelatori. Senza contare centinaia di negozi e boutique che messi alle strette hanno dovuto anticipare la chiusura rinunciando agli incassi di un propizio venerdì sera. Amara la sorte per quintali di gelato che dopo 5 ore di assenza di energia elettrica si sono sciolti trasformandosi in masse di acqua colorata. Le celle frigorifero spente per ore hanno causato disagi e danni a diverse strutture che alla fine hanno buttato tutto nella spazzatura. Molti clienti hanno abbandonato i locali rinunciando a cene e divertimenti rientrando negli alberghi dove i disagi sono proseguiti fino all’una di notte. (di Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)

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