giovedì 24 giugno 2010

Quagliarella: «Era il sogno di una vita»

Finisce poco dignitosamente l'avventura dell'Italia ai mondiali in Sudafrica, eliminata al primo turno come non accadeva dal 1974. Non è bastato un tempo a Quagliarella per trascinarla agli ottavi. Una delle poche, forse l'unica, nota positiva in questo Mondiale degli azzurri, con il tiro salvato sulla linea, il gol in fuorigioco e la meraviglia del 3-2, è ancora sconvolto dall'eliminazione: "In questo momento è normale che si pensa in negativo, - dice il bomber - è giusto che sia così. C'è dispiacere, ho visto Cannavaro, Pirlo, Gattuso piangere, purtroppo il calcio è questo. Dispiace, chiediamo scusa all'Italia e a chi ci ha creduto fino in fondo insieme a noi. Sono stato chiamato in causa, ho cercato di dare del mio meglio, di inventarmi qualcosa. Peccato che alla fine non sia servito a nulla. Il sogno di una vita, di una carriera, quello di disputare un Mondiale, finito così. Fa male. Un po' ci si è messa anche la sfortuna, se la palla mia entrava o se quel gol non era annullato in fuorigioco. Lippi? Il mister ha sicuramente voluto farci da scudo ma di colpe ne ha poche, alla fine la partita la fa chi va in campo. Io poco utilizzato? Il ct sapeva cosa faceva, alla fine ci ha fatto giocare un po' tutti. Con Hamsik ci siamo visti dopo la partita, ci siamo salutati e gli ho detto di tornare il più tardi possibile".''Onore a Fabio Quagliarella, autore di una splendida prestazione oltre che di un magnifico gol, che hanno rappresentato l'unica fiammata di entusiasmo e di capacità sportive in un contesto desolante, caratterizzato dalle scelte francamente incomprensibili ed ostinate di chi avrebbe dovuto e potuto impiegarlo fin dall'inizio di questa purtroppo breve stagione mondiale della nazionale italiana''. E' il commento del sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio, che tributa il ringraziamento suo e della città al calciatore del Napoli nato proprio a Castellammare. ''La nostra città è orgogliosa di Fabio - aggiunge - e si ritiene umiliata dalle scelte che lo hanno voluto utilizzare in squadra solo all'ultimo momento, ben consapevoli che se Quagliarella fosse stato utilizzato dall'inizio le cose sarebbero andate molto diversamente''. ''Altro che cavolate pseudo nordiste sulla nazionale di calcio - conclude - Se la nazionale italiana avesse da subito parlato un po' più napoletano, oggi le cose starebbero diversamente''. Peccato, abbiamo difeso il titolo come peggio non potevamo: passano infatti Paraguay (pari a reti bianche con la Nuova Zelanda) e Slovacchia, seconda. Siamo ultimi a due punti, la più umiliante delle beffe.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bobbio CT subito!!!