giovedì 25 marzo 2010

Intervista a Rosa Gargiulo, "Chiacchiere e Ragù, Diario gastronomico sentimentale"

Vico Equense - Domani, venerdì 26 marzo, alle ore 17 nella sede Unitre Sorrentina di Vico Equense - Istituto SS.Trinità e Paradiso - sarà presentato il libro di Rosa Gargiulo "Chiacchiere e Ragù" da Matteo Gargallo, Vincenzo Esposito e Claudia Scaramellino. Chiacchiere e Ragù: un titolo che, da solo, è tutto un programma. Un libro di ricette? Un'occasione per parlare di ciò che ti sta a cuore? O cos'altro? Le ricette sono in realtà solo un pretesto per parlare dei sentimenti e dei valori che ritengo fondamentali nella vita di ciascuno di noi: la famiglia, l'amicizia, l'amore nel senso più ampio del termine. Le ricette costituiscono un approccio diverso, più "gustoso" e apparentemente leggero per condurre i lettori verso riflessioni più serie. Un libro che, fin dalle sue radici, è ambientato nella tua terra. Un libro, purtuttavia, che può girare il mondo con il suo messaggio e, nelle tue intenzioni, può andare anche in terre lontane? Assolutamente si. Avevo paura, all'inizio, della matrice estremamente territoriale del libro, ma poi ho capito che contestualizzare serve. Conoscere e far conoscere le proprie radici, la storia, le tradizioni, rappresenta un momento importantissimo di crescita e condivisione con chi legge il tuo lavoro. E poi, i sentimenti di cui si parla, non conoscono certo confini. Recentemente ti vediamo attiva anche in Facebook: una vetrina per i tuoi libri, un modo per comunicare oltre la carta stampata, od un luogo per riunire idealmente tutti i tuoi lettori? Tutte e tre le cose e, spero, molto altro. Sono una neofita di Facebook ma già mi ha appassionata. Scrivo da sempre con un unico obiettivo: comunicare, gettare ponti di parole per non restare sola. La mia speranza è di incontrare persone nuove e condividere con loro emozioni e sentimenti, attraverso ciò che scrivo. Facebook è uno strumento potentissimo, e mi auguro che serva a farmi conoscere come autrice e, soprattutto, come amica. A distanza di tempo, oramai, dal tuo esordio di scrittrice, qual è l'esperienza che maggiormente ti ha gratificato e che speri possa replicarsi ora con questo tuo nuovo lavoro? L'aspetto più gratificante del mio percorso di autrice è rappresentato dall 'incontro con la gente: autori come me, lettori (reali e potenziali), librai ... ho sperimentato che la mia idea della scrittura come opportunità di incontro e confronto è invece una bellissima realtà. Quale invece, in assoluto, l'esperienza editoriale od umana più negativa che ti ha colpito da quando operi in campo letterario? Quello che mi ha lasciata sconcertata e amareggiata è senz 'altro la difficoltà per un autore emergente a farsi conoscere, a pubblicare e avere la certezza che il proprio lavoro sarà adeguatamente promosso e diffuso. E poi lo scetticismo che accompagna i nomi non famosi, che sono davvero tanti, e tra i quali si celano talenti letterari assolutamente geniali. Progetti futuri e nuovi obiettivi da raggiungere? Scrivere e pubblicare, se possibile.

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