sabato 27 marzo 2010

Asl, firmato il decreto: stabilizzati tutti i precari

Posto fisso per 1100. Al'Asl assunti anche 100 licenziati un anno fa

Castellammare di Stabia - Sono tecnici, infermieri, medici. Lavorano mediamente da sette anni, alcune centinaia addirittura da quindici, appesi al filo del rinnovo di un contratto a tempo determinato. Ma l'incubo è finito. Giovedi sera il sub commissario regionale al piano di rientro sanitario, Giuseppe Zuccatelli, ha firmato il decreto per la stabilizzazione definitiva di ben 1100 precari delle asl campane. 350 di loro sono concentrati nell'azienda sanitaria locale Napoli 3 Sud, le cui sedi principali si trovano a Castellammare di Stabia (sede centrale) e a Pomigliano, altri 350 lavorano nell'asl Napoli 2 nord di Pozzuoli e Frattamaggiore, mentre i restanti 400 sono più o meno equamente distribuiti in tutte le altre asl della regione. Il decreto per la stabilizzazione è stato controfirmato anche dal commissario al piano di rientro, il governatore della Campania, Antonio Bassolino. Sarà operativo subito dopo la pubblicazione sul bollettino regionale, il ”Burc”. Non c'è che dire: è davvero una bella notizia nel mare magnum della disperazione giornaliera. La firma del decreto, che assicura un futuro stabile a tanti operatori della sanità locale, mette la parola fine alle drammatiche vertenze che si sono consumate, in particolare, nei presidi dell'asl 3 e dell'asl 2. All'asl 3, la prima delle grandi asl volute con l'accorpamento dello scorso anno, i sindacati hanno anche revocato lo stato di agitazione che nelle scorse settimane, il 10 marzo, aveva portato alla proclamazione del primo sciopero generale in un'azienda sanitaria nata per effetto del commissariamento della sanità campana. Una lotta culminata con l'occupazione simultanea delle due sedi di Pomigliano e di Castellammare. Pace fatta tra sindacati e vertici aziendali anche alla 2 di Pozzuoli, i cui uffici sono stati più volte presi d'assalto da gruppi di precari. All'asl 3 il decreto assume una doppia valenza, se si considera che saranno assunti a tempo indeterminato anche circa 100 precari licenziati già da più di un anno. Un recupero in extremis che ha fatto tornare il sereno in tante famiglie vessate da questa crisi che sembra non avere fine. «Voglio però sottolineare due aspetti importantissimi - chiarisce il sub commissario Zuccatelli - e cioè che il decreto non comporta spese aggiuntive, perché sarà garantito lo stesso trattamento economico riservato attraverso il contratto a tempo determinato, e che sono state stabilizzate figure professionali essenziali per garantire i livelli minimi di assistenza». Molto soddisfatti i sindacati. «Esprimo grande apprezzamento - commenta Salvatore Altieri, segretario regionale della Cisl Funzione Pubblica - per la valida interlocuzione con il sub commissario Zuccatelli, che ha condotto l'operazione-precari con estrema attenzione in un momento così delicato per la sanità campana, tenendo cioè conto - specifica il sindacalista - delle esigenze delle asl e dei lavoratori, esigenze poi inquadrate nell'assoluto rispetto del piano di rientro». «È stato sconfitto - aggiunge Pasquale Cappiello, segretario generale della Cisl Fp di Napoli - il partito delle strumentalizzazioni, con un lavoro costante e silenzioso che ha prodotto un grande risultato, senza consentire a una politica di basso livello di influenzare negativamente l'emanazione del decreto». Così, poi, Antonio Borriello, segretario provinciale della Uil-Fpl: «È una vittoria dei lavoratori e del sindacato: finalmente, dopo tanti anni, è stato risolto un grave problema che ha causato tanti drammi personali e familiari». In una nota Lina Lucci, segretario generale della Cisl Campania, e Lorenzo Medici, segretario generale della Cisl Fp regionale, affermano che «il sindacato continuerà la sua azione pressante contro la precarietà». (Il Mattino)

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