giovedì 28 gennaio 2010

Pd, primarie interne

Regione Campania - Da un lato, Vicienzo ‘o sceriffo, come lo chiamano familiarmente i salernitani, fa politica pensando “alla base” e non al partito. E’ sindaco di Salerno per la terza volta, dopo l’intervallo di legge, contro la volontà del partito democratico (allora DS) che aveva candidato un’altra persona. De Luca si è fatto la sua lista e ha preso la maggioranza assoluta. A Salerno non c’è un consiglio comunale, ma un politburo. Dall'altro la candidatura, di estrazione bassoliniana di Riccardo Marone, assessore regionale alle Attività produttive e ex vicesindaco di Napoli. "Ho creduto fermamente nella necessità di una candidatura unitaria, per dare forza e spinta alla coalizione. Ho molto apprezzato - ha detto in una nota - lo stile di Cascetta che ha dato un importante contributo programmatico e ha cercato di favorire una soluzione condivisa ritirando la propria disponibilità: le contrapposizioni di idee sono una ricchezza in un partito che non voglia avere un capo da cui dipendere, ma sono altrettanto convinto che poi tutti debbano lavorare per la sintesi e per l'unità. Di fronte all'indisponibilità al ritiro di tutte le candidature in campo ed in particolare di quelle che non incontrano alcun favore nella coalizione, ho deciso – ha concluso Marone - di presentare la mia candidatura alle primarie”.

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