sabato 30 gennaio 2010

Niente primarie, De Luca candidato unico

Regione Campania - In Campania non ci saranno le primarie dal momento che soltanto l'attuale sindaco di Salerno aveva dato la sua disponibilità per la competizione del prossimo 7 febbraio. La decisione è stata assunta dopo che, nonostante fosse slittato di due ore il termine per la presentazione dei nomi, non si sono aggiunti altri candidati rendendo nullo il senso delle consultazioni primarie. “Sono state presentate le firme a sostegno di un unico candidato – spiega una nota firmata dal segretario regionale del Pd, Enzo Amendola, dal commissario regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli e dal coordinatore campano di Alleanza per l’Italia, Bruno Cesario -. Per questo, in base alle regole statutarie le primarie non saranno svolte. Avendo scelto all’unanimità, nei rispettivi partiti, il metodo delle primarie di coalizione e preso atto dell’assenza di altre candidature, affidiamo a De Luca il compito di rappresentare la coalizione come candidato presidente”. Proprio questa mattina Riccardo Marone, attuale assessore al Turismo della Regione Campania, aveva rinunciato alla corsa per le primarie auspicando di trovare “una candidatura condivisa”. Le reazioni non si sono fatte attendere, oltre all’ostilità di Bassolino, il sindaco di Salerno potrebbe trovarsi addirittura un altro candidato di centrosinistra proposto da Italia dei Valori, Rifondazione Comunista e Sinistra e Libertà. De Luca non è un nome che unisce”, dice Gennaro Migliore, numero uno di Sel in Campania. “Speriamo che il Pd ci ripensi e decida di costruire con noi e le forze di sinistra una grande coalizione di centrosinistra nel segno della discontinuità – dichiara Luigi De Magistris dell’Idv – Se questo non avverrà lavoreremo con Prc e Sel a una nuova coalizione e faremo una campagna elettorale all’insegna della questione morale”. Più netto Ferrero del Prc: “De Luca è un nome rimasto improponibile, sia per le politiche attuate da sindaco sia perché non rappresenta un segno di discontinuità con la gestione attuale della Campania. Così facendo il Pd si è assunto la responsabilità di rompere la coalizione e di far perdere ulteriore credibilità alle forze che vogliono in Campania un cambiamento vero”

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