mercoledì 27 gennaio 2010

Follini: Basta primarie

Ranieri: Primarie strumento imprescindibile

Le primarie ''fanno deragliare il treno Pd'' e si configurano non tanto come una ''cura'' ma come la ''malattia stessa''. L'analisi e' dell'ex leader dell'Udc, Marco Follini, oggi senatore del Pd eletto in Campania, che in una intervista al Corriere della sera spiega: ''Oggi il Pd è un fiocco di neve nella tormenta, cosi' non puo' essere. Occorre daresi una linea, una direzione, sapendo che a muoverci rischiamo, ma che a restare fermi rischiamo molto di piu'''. La democrazia, spiega ancora Follini, ''non è cavalcare le emozioni, ma ricondurre le emozioni alla razionalita''', ed esemplifica: ''Se De Gasperi avesso chiesto agli italiani cosa fare del Pci, avrebbero risposto di metterlo fuori legge e se Togliatti avesse indetto un referendum tra gli iscritti del Pci sul concordato, gli avrebbero detto di votare contro''. Dunque, conclude, ''le primarie fanno sbandare il Pd, forse siamo ancora in tempo per fermare la deriva. Non sono un cultore del dio delle primarie, rischiano di condurci ad un modello leaderistico, credo di piu' ad un gioco di squadra''. "L'esperienza della Puglia insegna che le primarie rappresentano uno strumento imprescindibile anche per la Campania". Così, invece, Umberto Ranieri, responsabile Mezzogiorno del Partito democratico, commenta il caos scoppiato nel centrosinistra campano ancora alla ricerca di candidati da opporre a Stefano Caldoro a margine del convegno su Craxi organizzato dal Partito socialista italianoa. "Solo le primarie sono in grado - ha aggiunto al Velino - di favorire la partecipazione dei cittadini e di essere un fattore propulsivo anche per la campagna elettorale che ci attende nelle singole regioni".

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