giovedì 24 dicembre 2009

Arresti Asl, Scala: a Castellammare sanità invasa da politica

Regione Campania - “A Castellammare di Stabia la sanità è malata da quando uccisero Sebastiano Corrado nel 1992 e c’era ancora l’Usl 35: a distanza di sedici anni la politica è ancora invasiva”. È carico di amarezza il commento del consigliere regionale Tonino Scala (Sinistra, ecologia e libertà) originario di Castellammare. E non nasconde dietro a un dito le responsabilità politiche del centrosinistra al governo in questi anni. Scala, Castellammare torna nell’occhio del ciclone dopo l’omicidio di Tommasino. “Sono garantista rispetto agli arresti, per carità, ma non mi scandalizzo più. Qui si perservera con lo stesso centro di potere da quasi venti anni. Il risanamento è stato solo formale: molte gare non vengono ancora effettuate, l’ospedale San Leonardo versa in grave difficoltà, i lavoratori precari sono stati lasciati a piedi”. La politica è troppo invasiva? “Esatto. Purtroppo i nuovi criteri per diventare manager sanitari – aver gestito prima una struttura semplice e poi una complessa - si applicano solo dal 2010, mentre oggi devi appartenere ad una corrente politica. Basta considerare le aziende sanitarie come sacche di voti: questo è un dramma presente nella giunta Rastrelli come in quella Bassolino. Le amministrazioni delle Asl sono solo gestioni di potere, mentre l’utente dovrebbe essere al centro dell’attività. Abbiamo tentato opera di risanamento come Sinistra ma c’è sempre chi ritiene che con la sanità si fanno i voti...” Parlando di nuova politica, ha scritto un libro, “La valigia di cartone”, in merito al tema Mezzogiorno su cui si registra la polemica Bassolino-Geremicca: qual è la sua tesi? “Sbaglia Geremicca e sbaglia Bassolino. Sono arrivati in questi anni meno finanziamenti dal governo, ma è anche vero che le risorse sono state gestite male, in primis i fondi europei. L’ultima opportunità che ha il Sud è chiedere quello che ci spetta, né più né meno”. (Velino/Il Velino Campania)

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