lunedì 30 novembre 2009

Cittadinanza onoraria ad Aldo Pace

Consegnata la pergamena e la medaglia commemorativa

Vico Equense - L’amministrazione comunale ha manifestato, ieri mattina, la sua riconoscenza ad Aldo Pace, uno dei più sensibili estimatori di Vico Equense, con il conferimento della cittadinanza onoraria. Napoletano, 73 anni, Aldo Pace è dal 1996 direttore generale dell’Istituto Banco di Napoli–Fondazione. Da decenni considera Vico Equense la sua città di adozione ed ha patrocinato iniziative come il Premio Capo d’Orlando, le Pacchianelle, il convegno su Gaetano Filangieri, il Vico Jazz festival ed altri importanti eventi. Questo profondo legame con il territorio è stato evidenziato dagli assessori Raffaele Esposito e Matteo De Simone, mentre le motivazione della delibera consiliare con cui all’unanimità il consesso civico ha approvato il conferimento della cittadinanza onoraria sono state illustrate da Antonio Cioffi, presidente del consiglio comunale. Anche Marcello Di Caterina, parlamentare del Pdl ed ex amministratore del castello Giusso, ha ricordato l’entusiasmo di Aldo Pace nell’organizzare nel 2003 la mostra dei documenti dell’archivio storico del Banco di Napoli. Poi, tra gli applausi del folto pubblico, l’assessore Matteo De Simone, in rappresentanza del sindaco Gennaro Cinque, assente per una improvvisa influenza, ha consegnato la pergamena e la medaglia commemorativa al nuovo concittadino. «Amo Vico Equense – ha affermato Aldo Pace - e sono convinto che ha le potenzialità per diventare una delle più prestigiose città della Campania in termini turistici e culturali. Dedico il riconoscimento ad Augusta, la mia cara moglie scomparsa, cui mi legava anche il comune sentimento per questa città». Aldo Pace ha poi fatto dono al Comune delle copie di due documenti del XVIII secolo inerenti Vico Equense recuperati nell’archivio storico del Banco di Napoli. La carriera di Aldo Pace è stata ripercorsa da Pino Visconti mentre interessanti momenti di spettacolo sono stati offerti da Gilda Arpino e Antonio Cavallaro che ha letto una sua poesia in vernacolo dedicata all’insignito. La brillante performance del contralto Candida Guida ha concluso la cerimonia. (Umberto Celentano il Mattino)

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