domenica 30 agosto 2009

Al via la decima edizione di “Sorrento Jazz”

Lunedì 31 agosto, dalle ore 21, apertura con il “Dario Cellamaro Swingsuite Quintet” e “Chico Freeman Y Guataca”

Sorrento - Sarà lo “Swinguiste Quintet” del batterista Dario Cellamaro ad inaugurare, lunedì 31 agosto, alle ore 21, al Parco Ibsen di Sorrento, la decima edizione del festival internazionale “Sorrento Jazz”, in programma fino al 4 settembre. Dario Cellamaro guiderà una formazione votata all'impronta dello swing più energico, stile “bepop-hardpop”, composta da Paolo Alderighi (piano), Marco Conti (contrabbasso), Danilo Moccia (trombone) e Sergio Orlandi (tromba e flicorno). Il batterista di origine pugliese presenterà al pubblico i brani contenuti nel Cd live “Samira”, di recente pubblicazione. Secondo tempo con il primo ospite internazionale del festival: il cantante, sassofonista e percussionista americano Chico Freeman. Con lui una band afro-cubana, i “Guataca”, composta da Ivan Bridon (piano), Rodrigo Rodriguez (percussioni), Yoel Soto Gonzales (basso) e Francis Arnaud (batteria). “Chico Freeman Y Guataca” è uno spettacolo costituito da un mix di world music: ritmi latini, musica africana ed energia hip hop perfettamente amalgamati con le sonorità e gli strumenti del jazz.

BIOGRAFIA DI DARIO CELLAMARO

Dario Cellamaro inizia a suonare la batteria da bambino, ad appena sette anni. Dopo i primi approcci con la musica jazz, a partire dal 1979 prosegue lo studio teorico e ritmico avvalendosi dei metodi per batteristi scritti da Tullio De Piscopo, del quale diventa allievo e collaboratore.
 Negli anni che seguono collabora con figure di prestigio del jazz italiano, quali Gianni Basso, Massimo Urbani, Franco Cerri, Larry Nocella e Dado Moroni. Fa inoltre da “side man” per molti artisti stranieri, tra i quali Woody Shaw, Scott Hamilton, Gerry Mulligan, Danilo Perez, Slide Hampton, Harry "Sweet" Edison e Carl Fontana. 
Il suo primo lavoro discografico, SweetLove (1996), nasce da una ballata scritta in memoria della madre appena scomparsa e riscuote un notevole successo di critica. A partire dal 2001 ha iniziato un’intensa attività concertistica ed ha registrato numerosi album sia come musicista che come compositore.

BIOGRAFIA DI CHICO FREEMAN

Chico Freeman, suonatore di strumenti a fiato, artista della tastiera, compositore e produttore, è entrato a pieno titolo nella storia del jazz perché ha saputo battere nuove strade d’espressione senza comunque mai dimenticare la tradizione. Molti critici lo collocano al pari dei grandi della storia del jazz ma sta di fatto che, a prescindere da ogni possibile opinione, ha suonato e inciso musica con alcuni tra i musicisti più innovativi del mondo. Nasce in una famiglia di musicisti, suo padre Von Freeman è il leggendario sassofonista tenore e i suoi zii, George e Bruz, sono rispettivamente chitarrista e batterista. Freeman vince una borsa di studio distinguendosi al corso di studi in matematica presso la Northwestern University, ma ben presto capisce che il suo cuore si trova altrove. Inizia a studiare il sassofono tenore per otto, dieci ore al giorno fino a quando si sente abbastanza sicuro per entrare a far parte della sezione sassofoni. Consegue la laurea in discipline musicali con specializzazione in sassofono, tromba e piano. Sebbene il jazz sia il primo genere musicale di Freeman, molti dei suoi primi incarichi professionali si sono svolti nei club di Chicago con esponenti del blues quali Memphis Slim e Lucky Camichael. Dopo il suo arrivo a New York negli anni '70, inizia subito a lavorare con Jeanne Lee, Mickey Bass, John Stubblefield e Cecil McBee. Grazie all'apprendistato svolto a New York e all'estero con alcuni dei più innovativi musicisti del mondo quali Elvin Jones, Don Pullen, Sam Rivers, Sun Ra e Jack De Johnette, Freeman crea un gruppo suo e sale rapidamente alla ribalta con il proprio stile energeico ed esplorativo.

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