lunedì 27 luglio 2009

La mamma di Clemente: «Inizia a migliorare»

Vico Equense - «Clemente ha cominciato l’ossigenoterapia e ha già fatto qualche piccolo passo avanti, inizia a migliorare. Il centro è ottimo, i terapisti molto bravi. Potrebbe acquisire il controllo di alcune parti del corpo e imparare a deglutire e masticare, ma ci vogliono tempo e soldi». A parlare è Annamaria Arpino, mamma di Clemente Manganaro, bimbo di cinque anni, residente a Vico Equense, affetto da sindrome distonica e tetraparesi spastica di origine neurotrasmettitoriale. Il piccolo, accompagnato da papà Francesco e mamma Annamaria, adesso è in Florida e si sta sottoponendo a cure che potrebbero consentirgli di recuperare il 40 % delle sue funzioni, presso il Centro Therapies 4 Kids. La malattia da cui è affetto non gli permette di camminare, né parlare. Lo obbliga a portare il pannolino, a mangiare solo omogeneizzati, a prendere le medicine attraverso una sonda nonché a trascorre la giornata su una carrozzella costruita appositamente per chi non possiede il controllo della testa e del corpo. «Mio figlio ha cominciato la terapia ossigeno iperbarica un mese e mezzo fa - racconta Annamaria - e riesce già a controllare meglio la testa e a fare dei piccoli movimenti della lingua che prima non era in grado di compiere. I medici affermano che Clemente sta rispondendo bene». Annamaria, però, non riesce a nascondere il dolore per la morte di Francesco Pio Martinisi, il piccolo di San Felice a Cancello, di soli quattro anni, vittima dell'incendio scoppiato il primo maggio nella camera iperbarica del Centro Ocenbho di Fort Lauderdale, in Florida. «Alla famiglia Martinisi esprimo grande solidarietà - continua la donna - ci sentiamo a loro vicini, le nostre storie si assomigliano molto. Quello che è successo è assurdo». Anche Clemente, infatti, è costretto a stare un’ora al giorno nella camera iperbarica, insieme alla mamma. «Prima di entrare dobbiamo spogliarci completamente - racconta Annamaria - a me viene dato un camice mentre mio figlio resta con la canottiera. Ovviamente tensioni e preoccupazioni ci sono, ma i piccoli miglioramenti che noto nel mio bambino giorno dopo giorno mi riempiono di gioia dandomi grande forza ed energia. Ed è con la stessa energia che mando un appello a quanti ci hanno aiutato e a quelli che lo faranno. Sosteneteci con un contributo economico, perché da soli non possiamo farcela». In questo senso la solidarietà non è mancata e in tantissimi si sono già mobilitati. Tutte le scuole e le parrocchie del territorio hanno provveduto ad una raccolta fondi destinata alla famiglia Manganaro, così come i negozi e le associazioni. Il comune di Vico Equense ha versato un contributo di 5.000 euro, la squadra del Vico Calcio ha devoluto il ricavato di una partita, pari a 4.300 euro. Ma serve ancora altro aiuto, altri sforzi per consentire a Clemente di scoprire cosa si prova a vivere. (Bonifico bancario: Banco di Napoli – filiale di Vico Equense, corso Filangieri, 82, 80069, Vico Equense - c/c 0412-00000480 intestato a Manganaro Francesco – bic: ibspitna – iban: it39 u010 1040 3100 4120 0000 480. Posta: c/c 94664901 intestato ad Arpino Annamaria – iban it10z0760103400000094664901. Versamento su postapay n. 4023600552089486 intestato a Manganaro Francesco). (Ilenia De Rosa il Giornale di Napoli)

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