giovedì 29 gennaio 2009

Un partito dei senza partito

Una lista della società civile affiancata all'Idv per le prossime elezioni europee. La propone lo scrittore Andrea Camilleri, attraverso la costruzione di una lista con due simboli, che realizzi una alleanza tra i "cittadini senza partito" e l'Italia dei valori di Antonio Di Pietro. La proposta viene avanzata in una tavola rotonda che verrà pubblicata sul prossimo numero di MicroMega, a cui hanno partecipato Andrea Camilleri, Antonio Di Pietro e Paolo Flores d'Arcais. Per lo scrittore: "Bisogna stringere una alleanza tra persone che non hanno 'le carte macchiate' e cioè che siano oneste, con la fedina penale pulita, che non abbiano mai fatto politica e si decidano a farla in questa situazione d'emergenza. Il centro-sinistra, così come è organizzato, è minimamente in grado di fare una seria opposizione e Di Pietro rappresenta l'unica vera opposizione. Allora cosa bisogna fare per evitare un disastro? Ove non si voglia frazionare ulteriormente l'opposizione, ci vuole una lista che, pur rappresentando i senza partito, sia in qualche modo legata a un partito già esistente, il più vicino agli ideali, e non agli interessi, di coloro che compongono la 'lista dei senza partito'". Di Pietro si dice disponibile ad aprire le proprie liste a esponenti della società civile "fino al 70-75 per cento" e a valutare anche la possibilità di modificare il proprio simbolo, a condizione di non cederne la titolarità a terzi. Secondo Camilleri, "il milione di firme raccolto da Di Pietro contro il lodo Alfano, dimostra che un'opposizione diffusa e latente c'è già. Per ora la cosa migliore da fare è quella di continuare a confrontarsi senza perdere di vista l'obiettivo. Non si può essere pessimisti, altrimenti e' meglio giocare alla roulette russa". (Repubblica.it)

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