giovedì 29 gennaio 2009

Sfiduciato il sindaco Serrapica

Gragnano - Si apre la strada del commissariamento al Comune dopo che ieri sera il Consiglio ha sfiduciato l’amministrazione di centrodestra guidata dal sindaco Michele Serrapica (Mpa). Spetta adesso al prefetto Alessandro Pansa procedere alla nomina del commissario che si insedierà nei prossimi giorni fino alla convocazione delle prossime elezioni che potrebbero svolgersi il 6 e 7 giugno. È dunque giunta al capolinea l’esperienza di governo di Serrapica in carica dal 3 aprile 2005. La sfiducia è arrivata da 11 consiglieri di cui quattro della sua ex maggioranza. Si tratta di Annarita Patriarca (Pdl), Aniello D’Auria (Pdl), Tommaso Iozzino (Nuova Democrazia Cristiana) e Alfonso Cassese (Nuovo Psi). A loro si sono aggiunti sette consiglieri di minoranza guidati dal leader Paolo Cimmino. La giornata politica si era aperta con la convocazione di una conferenza stampa da parte di Serrapica per le 20. Un segnale che i giochi erano ormai fatti e che la mozione nell’aula consiliare avrebbe avuto il favore della maggioranza. E così è stato. Nel pomeriggio poi si sono dimessi anche 8 consiglieri ritenuti vicini all’ormai ex primo cittadino e tutti gli assessori che non si sono presentati in aula per discutere la mozione. Al Consiglio hanno così partecipato soltanto i firmatari della sfiducia. «Non c’era via d’uscita se non quella di porre fine a questa esperienza amministrativa – ha affermato Elio Coppola, consigliere comunale in quota Pd, tra i firmatari della mozione di sfiducia -. Negli ultimi anni abbiamo assistito soltanto al teatrino della politica, con un continuo stillicidio in Consiglio. È la seconda volta che Serrapica viene sfiduciato nelle ultime due consiliature: significa che le sue ultime esperienze amministrative non sono state in grado di risolvere le reali esigenze dei cittadini. Penso al problema delle pizzerie, che rischia di mettere in ginocchio l’economia gragnanese, o alle bollette maggiorate della Tarsu inviate dalla Teleservizi». «Il sindaco si è sottratto al confronto - afferma Paolo Cimmino, leader dell’opposizione - calpestando le regole della democrazia». In serata la replica di Serrapica. «La mozione di sfiducia - commenta - non contiene motivi di ordine politico e amministrativo. Le ragioni sono sicuramente da ricercarsi sotto un profilo diverso e che sicuramente non riguarda la vera e seria politica. Il mio gruppo - ha aggiunto - composto da 9 ex consiglieri e 4 ex assessori, si rivede nel centrodestra e parteciperà unito alla prossima competizione elettorale di giugno». Serrapica, per quello che lo riguarda, ribadisce di essere a disposizione del partito escludendo per il momento una candidatura al Comune e alla Provincia. L’ex primo cittadino rivendica alcuni obiettivi raggiunti(realizzazione Museo della pasta e nuovo albergo La Medusa 2, ristrutturazione dell’ex monastero di San Nicola dei Miri e dell’ex carcere di via Petrelloni) e ribadisce l’intenzione di non lasciare la politica. (Francesco Fusco il Mattino)

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