sabato 27 settembre 2008

Punta Campanella, scoperti dai sub cumuli di rifiuti gettati dai natanti e pescatori di frodo

Massa Lubrense - In due giorni una ventina di subacquei, appartenenti al circolo Jacques Cousteau di Vico Equense, ai centri d’immersioni Massa Lubrense e Due Golfi, hanno tirato su dai fondali del parco marino di Punta Campanella di tutto e di più: copertoni d’auto, nasse, reti e perfino un grosso frigorifero. Insomma, il mare di Massa Lubrense, l’unico insignito della Bandiera blu assegnata dalla Fee per il 2008 nella provincia di Napoli, si è rivelato una discarica nella quale pescatori e diportisti incivili hanno buttato materiali e oggetti tra i più svariati. Raccogliendo l’invito-appello della presidenza e della direzione della riserva marina di Punta Campanella, i subacquei di tre circoli della penisola sorrentina - dopo le segnalazioni di turisti e residenti, oltre che dell’«Osservatorio legalità e ambiente» - hanno setacciato i fondali di Marina di Puolo, quelli intorno a Punta Campanella, e della Baia di Jeranto, la mitica culla delle Sirene. Con le loro immersioni i sub hanno potuto far recuperare agli operatori della riserva marina Nicola Guida, Domenico Sgambato e Luca Urru, intervenuti con lo spazzamare del parco, chilometri di reti e alcuni quintali di nasse abbandonati sul fondo dai pescatori di frodo. E ancora: relitti di canoe e copertoni d’auto sui fondali tra Punta Campanella e la Baia di Ieranto. Ma la sorpresa più grande è stato il recupero di un grosso frigorifero nel tratto di mare della Bocca Piccola tra Punta Campanella e Capri. «Nessuna meraviglia - spiegano gli ambientalisti - del resto, nel passato, erano stati recuperati enormi quantità di materiali di risulta, vecchi bidet, lavandini e lavatrici. «Si tratta di rifiuti abbandonati da molto tempo – spiegano Raffaele Di Palma e Domenico Sgambato di Legambiente - che ogni anno, grazie ai sub delle associazioni di Massa Lubrense, Sant’Agata sui due golfi e Vico Equense, l’ente parco riesce a recuperare e a farli smaltire grazie alla collaborazione della società ”Terra delle Sirene”». «Alle campagne di sensibilizzazione dell’ente parco e all’opera delle associazioni ambientaliste e dei centri d’immersioni - continuano - deve corrispondere un più forte senso di responsabilità e di collaborazione non solo di quanti vanno per mare ma anche di tutti i cittadini del Consorzio dell’area marina protetta di Punta Campanella». Insomma, è un bilancio positivo quello dell’operazione compiuta dai sub e dallo spazzamare della riserva marina. Soddisfatti il presidente e il direttore del parco, Davide Gargiulo e Antonino Miccio: «Le due giornate spese per la pulizia dei fondali sono state un’importante messaggio d’amore per il mare, che va difeso contro chiunque voglia usarlo come discarica». Occorre però, secondo gli esperti, «esercitare una più massiccia opera di monitoraggio della costa e delle acque di Punta Campanella: solo così si potranno prevenire sversamenti di materiali altamente inquinanti come accadde il 9 agosto scorso quando una nave gettò una grande quantità di nafta davanti alla spiaggia di Tordigliano». Anche per questo oggi, in piazza Vescovado a Massa centro, parte la raccolta delle taniche di oli esausti che saranno poi smaltiti da un’azienda specializzata. (Gennaro Pappalardo il Mattino)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Condivido perfettamente l'invito alla collaborazione di tutti, turisti e residenti per preservare questo splendido angolo di Paradiso, ma voglio portare la mia testimonianza perchè qualcuno finalmente organizzi anche la raccolta di lavandini, bidet ecc: personalmente dovevo smaltire un lavabo con relativa colonna, l'ho caricato in auto, ma all'isola ecologica non li prendono!Ho telefonato all'ufficio per la raccolta differenziata ed il responsabile mi ha consigliato di portare il materiale presso una ditta che vende materiale da costruzione, ma...non lo hanno accettato! Risultato ho riportato il lavandino nel mio garage e attendo tempi migliori! Certo non ho pensato minimamente ad abbandonarlo sul marciapiede, ma...