lunedì 25 agosto 2008

P(alle) D …

Costruire l’alternativa costerà 15 Euro. Il PD prova a trasformarsi da partito virtuale a partito reale: parte, infatti, il suo primo tesseramento, un passaggio obbligato per la costruzione definitiva del partito. Probabile che ai più non interessi niente, ma per chi avesse ormai perso l'orientamento ecco finalmente un servizio utile: la mappa dei gruppi che contano all'interno del PD (solo i maggiori naturalmente). Va detto tuttavia che dal punto di vista dei contenuti strategici le differenze sono piuttosto esigue. Tutti la pensano più o meno allo stesso modo sulla maggior parte delle questioni di politica estera, politica sociale ed economica, riforma del welfare, sviluppo e sostenibilità ambientale, energia, immigrazione, diritti, sicurezza, riforma del settore pubblico, liberalizzazioni, scuola e università, cultura, turismo, agricoltura, sport e tempo libero. Le differenze effettive si concentrano invece su tre settori strategici (questione della forma partito, questione della laicità e questione delle riforme elettorali) e uno tattico (geometria delle alleanze, e in subordine posizionamento del partito in Europa). In sostanza: alcuni sono per il bipolarismo altri meno, qualcuno è più laico altri meno, qualcuno vuole un partito più permeabile dal basso altri più organizzato dall'alto, qualcuno vuole allearsi a destra, qualcuno a sinistra, qualcuno vuole stare solo, qualcuno vuole ripiantare le radici. Tolta la laicità si tratta di questioni anche serie ma del tutto autoreferenziali. Cose per esperti, per addetti ai lavori, il che non giova né alla chiarezza né a rinsaldare lo spirito delle masse.

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