sabato 23 agosto 2008

Grazie Unità (Antonio Padellaro)

"Il Consiglio di amministrazione di Nie ha deliberato di affidare l'incarico di direttore responsabile de l'Unità a far data dal 25 agosto 2008 alla signora Concita De Gregorio. Antonio Padellaro firmerà il giornale fino a quella data."

Scrivo il mio ultimo articolo da direttore de l’Unità.


Da lunedì prossimo - così ha deciso la proprietà e così annuncia il comunicato dell’azienda - a dirigere questo giornale sarà Concita De Gregorio a cui rivolgo auguri sinceri di buon lavoro. Scrivo il mio articolo più difficile perché difficile è separare l’emozione che provo rivolgendomi per l’ultima volta a voi cari lettori dalla riflessione necessaria, nell’atto del commiato, su questi miei sette anni e mezzo qui a l’Unità…CONTINUA

Concita De Gregorio è la prima donna chiamata a dirigere il quotidiano fondato da Gramsci. Nata a Pisa il 19 novembre del 1963 da madre catalana e padre di origine siciliana ma con profonde radici in Toscana, De Gregorio si laurea all'Università di Pisa in Scienze Politiche. Inizia la professione di giornalista nelle radio e tv locali toscane per passare al Tirreno come praticante. Al giornale toscano diventa professionista e lavora per otto anni nelle cronache, facendo esperienza nelle redazioni di Livorno, Lucca e Pistoia. Nel 1990 arriva a Repubblica, dove si occupa di cronaca e politica interna. Successivamente diventa inviato e segue anche eventi di cronaca e costume, dalle Olimpiadi al Festival di Sanremo ai Mondiali di calcio. Firma anche una rubrica su D, il femminile del quotidiano di Largo Fochetti e spesso scrive recensioni di libri e di spettacoli. All'attività di giornalista De Gregorio affianca quella di scrittrice. Nel 2002 pubblica «Non lavate questo sangue», diario dei giorni del G8 a Genova da cui viene tratto un lavoro teatrale, «Genova 01» di Fausto Paradivino. Nel 2006 firma «Una madre lo sa. Tutte le ombre di un amore perfetto» (Mondadori), tra i finalisti del Premio Bancarella 2007. A settembre è prevista l'uscita di un altro libro il cui titolo provvisorio è «Malamore», sul tema della violenza domestica e privata.

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