giovedì 24 luglio 2008

Cisl, cambio al vertice

Cambio della guardia alla guida della Cisl di Napoli. Il consiglio generale del sindacato, che si riunisce oggi alla presenza del leader nazionale Raffaele Bonanni e di quello regionale Pietro Cerrito (ma ci saranno anche il segretario organizzativo nazionale, Paolo Mezzio, e quello della Fps-Funzione pubblica, Antonio Uda), dovrà infatti eleggere il successore, per i prossimi quattro anni, di Giuseppe Gargiulo, dimissionario per raggiunti limiti di età e gli altri componenti della segreteria provinciale. Gargiulo, 65 anni, vanta una lunga esperienza sindacale intervallata da una rilevante parentesi politica: dopo la più classica gavetta nel movimento dei lavoratori cominciata dall'area stabiese e proseguita fino all'ingresso nell'esecutivo Cisl regionale (1989), nei primi anni Novanta approda in politica - in Consiglio regionale - con la successiva chiamata a far parte della Giunta presieduta da Giovanni Grasso. L'allora governatore gli affida, infatti, l'incarico di assessore ai Trasporti della Campania in quota Democrazia Cristiana. Poi, nel 1995, Gargiulo non viene rieletto (nelle file del Partito popolare) e deve attendere i tre anni statutari prima di vedere riaperte le porte de sindacato cattolico. Nel marzo del 2005 subentra ad Alfonso Amendola alla carica di Segretario provinciale Cisl Napoli. Ora per lui c'è pronto un posto nella segreteria regionale Fnp (pensionati). A Gargiulo subentrerà Giampiero Tipaldi, 46 anni, proveniente dalla categoria degli edili e attuale segretario organizzativo della Cisl Napoli. Considerato vicino al segretario regionale Pietro Cerrito, Tipaldi arriva al timone del sindacato di via Medina in un momento non facile. Oltre alle fibrillazioni degli statali, finiti nel mirino del ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta, ci sono da sciogliere nodi importanti per il futuro della città; dalla localizzazione del termovalorizzatore alla crisi del turismo, tanto per fare qualche esempio, le questioni aperte certo non mancano. Per non parlare della disoccupazione che in provincia è ancora a due cifre. Si questi temi la Cisl dovrà far sentire la sua voce, forte com'è di 125.500 iscritti tra Napoli e provincia. (Giovanni Brancaccio il Denaro)

Nessun commento: