giovedì 22 maggio 2008

Se non ci fosse la Raffaele Bosco …

Vico Equense - L’incidente del Tir precipitato all’ingresso di Meta, ha fatto deviare il traffico attraverso la Via Raffaele Bosco. Da sempre questa strada ha rappresentato il pomo della discordia tra destra e sinistra. Nata tra il 1897 e il 1903, per volontà dell’avvocato napoletano che le dà il nome. Collega, sia sul tratto Vico – Moiano, che su quello Seiano – Moiano, il centro cittadino con le numerose aziende sorte nella zona alta, dove risiedono circa i 2/3 della popolazione. Strettoie, fossi, curve tortuose costituiscono lo scenario in cui s’imbattono quotidianamente i cittadini. Un’arteria troppo importante perché sia lasciata nelle condizioni di degrado in cui è ridotta. Nel 1987 la Regione Campania stanzia un importo di 5 miliardi e 800 milioni di vecchie lire per l’avvio dei lavori sul troncone Seiano – Moiano. 1989 la ditta Capaldo Costruzioni si aggiudica l’appalto. Nel 1993 la revoca da parte della Giunta Regionale alla Capaldo perché i lavori non furono mai avviati, se non sporadici interventi. Alla ditta furono riconosciuti 50 milioni per lavori eseguiti. 1999 l’amministrazione Savarese, in un consiglio comunale tenutoti a Moiano, alcuni consiglieri di centro sinistra evidenziarono che i fondi per la R. Bosco erano stanziati ma sospesi. Lo sblocco avvenne poi con un decreto di Ciampi. 2002 Giunta Dilendite delibera in Consiglio Comunale la messa in sicurezza della via sul versante Moiano – Seiano. Del finanziamento regionale del 1987 restavano inutilizzati 5 miliardi e 100 milioni. Con una nota del 1 luglio 2002 si chiede di rimodulare i fondi assegnati al Comune. Dei 5 miliardi, 1,460.000.000 sono destinati al completamento dei lavori di sistemazione di Rivo D’Arco, nonostante il Ministero dell’ambiente aveva già espresso un parere contrario definendo l’opera “inutile”. I restanti 3 miliardi e 640.000.000 sono stati, destinati, infine, alla messa in sicurezza della R. Bosco. Nel maggio 2004 la Regione stanzia altri 500.000 euro per la messa in sicurezza del tratto Vico – Moiano. L’avvio dei lavori sulla strada è datato novembre 2004.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

I soldi spesi per allargare illegalmente la Raffaele Bosco sono un danno per la città.
Cosa deve diventare questa città: un grande stradone lugno il quale si addensano fabbrichette e case abusive o un paesaggio con una stradina scomoda ma dove si vive di turismo di qualità e basso sviluppo edilizio?
Questa è la domanda che i politicanti di destra (ma nemmeno quelli di sinistra perchè incapaci a pensare) non si fanno fai.

Anonimo ha detto...

Concordo.
Basta lavori illegali sulla Raffaele Bosco.
Vico equense attende ancora una classe dirigente degna di questo nome.