venerdì 23 maggio 2008

Gli scontenti del Pd nasce "Energie Nuove"

Ci sono cose di cui non intendono parlare. Una è l´emergenza rifiuti, l´altra la sicurezza. Volano alto gli aderenti a Energie Nuove, un´ottantina tra professionisti di tutte le età, che oggi alle 18 si vedranno nella sala riunioni del settimanale "Il Denaro" a Palazzo Partanna, in piazza dei Martiri. Finora si sono incontrati soltanto sul sito www.energie-nuove.com. L´homepage è dominata dall´immagine di Russell Crowe nei panni del matematico premio Nobel John Nash, protagonista del film "A Beautiful Mind". Nei testi vengono citati La Capria e Dostoevskij. Appare il logo del Partito democratico mentre però si inneggia a una "politica non corretta", non nel senso di scorretta ma di non adulterata. Tutti segni che tracciano il profilo di una sinistra moderna, inquieta, anche un po´ irriverente. «Non vogliamo parlare della monnezza nè delle dimissioni di Bassolino. Né di questa ossessione per la sicurezza, termine tra l´altro inesatto, che sembra attanagliare un po´ tutti. Basta, non ci interessa, andiamo oltre», sbotta il ricercatore Bartolo Costanzo, animatore dell´iniziativa insieme al giornalista Claudio D´Aquino e al filosofo Ernesto Paolozzi. Di cosa allora vi interessa parlare? Cosa vi direte oggi pomeriggio a Palazzo Partanna? «Ribadiremo la nostra volontà di entrare nel Pd con tutta la ricchezza della nostra esperienza: professionisti di estrazione laica e liberal, parte crediamo significativa del popolo delle primarie. Poi daremo vita a un dibattito aperto, senza pregiudiziali. E potremo soprattutto godere di un luogo fisico nel quale incontrarci e discutere». Perché questa è una delle critiche più severe che gli ottanta volenterosi di Energie Nuove muovono al Pd napoletano. «Un partito che non c´è. Non ha strutture, luoghi fisici nei quali confrontarsi», dice Costanzo. «Nessuno di noi rimpiange le federazioni e le sezioni dei vecchi partiti. Ma fare politica significa soprattutto discutere. Il Pd napoletano è invece un partito muto, nel quale sono più che mai visibili le correnti e gli assetti di potere di Ds e Margherita». Ma i fan di Russell Crowe non si rassegnano. E hanno in mente, per l´immediato, di dare vita a tre incontri a tema: lo sviluppo e il lavoro, la questione giovanile, la paura. «Sì, quel sentimento diffuso che produce ciò che i politici di entrambi gli schieramenti chiamano bisogno di sicurezza. E che non si risolve mettendo i poliziotti per strada e complicando all´infinito il lavoro dei giudici». (Antonio Tricomi da la Repubblica Napoli)

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