lunedì 24 marzo 2008

Veltroni: sì a CUS, ma no ai DiCo

Il 21 marzo scorso, Daria Bignardi ha intervistato Walter Veltroni nel corso de Le invasioni barbariche. Come sempre, la Bignardi è stata bravissima e pure Uolter ha dato risposte interessanti, a volte troppo diplomatiche, ma interessanti. Verso la fine dell’intervista la Bignardi ha rivolto una domanda a Veltroni sul tema dell’omosessualità: Le giro una domanda che ci è arrivata dalla pagina speciale elezioni sul sito de La7 da Federico: “Se tua figlia fosse gay e si sentisse frastornata e discriminata dall’enorme divario che c’è tra la cultura italiana e quella inglese o spagnola, per esempio nel modo di considerare l’omosessualità, cosa le suggeriresti e che futuro vedresti per lei?”. Cerchi di dare una risposta non retorica. La risposta di Veltroni non è stata retorica, ma nemmeno esaltante. In sintesi ha riconosciuto che due persone dello stesso sesso possono amarsi (in molti non la pensano così e per loro noi siamo solo degli esseri che pensano solo a fare sesso…), ha affermato che si batterà per i CUS – Contratti di Unione Solidale – e non per i DiCo – Diritti dei Conviventi – perché i CUS avevano già una base di consensi in Parlamento e ha fatto un po’ di confusione in merito a famiglia e Costituzione. La Bignardi ha ribattuto dicendo che i CUS sono robina, mentre Veltroni ha sostenuto di non essere d’accordo. Certo, rispetto al niente attuale, sono qualcosa. E tuttavia, ammantarsi di nuovo per scodellare la solita minestra sa tanto di Democrazia Cristiana.

1 commento:

Anonimo ha detto...

...appunto, come dicevo voterò Sinistra Arcobaleno.

Ciao