martedì 22 gennaio 2008

Non ce la fanno più

Ennesima giornata di roghi e proteste nel napoletano collegati all'emergenza rifiuti. Questa notte i vigili del fuoco hanno effettuato dalle 20 fino alle 8 di questa mattina 65 interventi per cassonetti o cumuli di immondizia sui marciapiedi dati alle fiamme, ma le segnalazioni arrivate alla sala operativa erano di più. Le zone più colpite sono state quelle della fascia vesuviana, ma non sono mancati i roghi nell'hinterland nord e anche a Napoli, non solo nelle aree periferiche di Poggioreale e Secondigliano, ma anche nella centrale piazza Cavour. Questa mattina, dopo le perplessità del sindaco di Villaricca, Raffaele Topo sulla riapertura della discarica in località Riconta, una delle tre previste dal piano del commissario Gianni De Gennaro, un centinaio di cittadini protesta bloccando un incrocio a un chilometro dal sito in via Consolare Campana. Il supercommissario declina le sue priorità: tre discariche e tre siti di stoccaggio provvisorio. Da aprire subito, entro pochissimi giorni. Poi altri tre punti da utilizzare come “siti aggiuntivi” in caso di necessità. «Non prevedo siti sostitutivi, ma solo aggiuntivi», mette le mani avanti il supercommissario. Come a dire: niente più giochi delle tre carte con le località che vengono cambiate in corso d’opera per interessi politici. Le tre discariche da riattivare (in pratica da riaprire) sono quelle di Difesa Grande ad Ariano Arpino (Av), di Villaricca (Na) e e di Tre Ponti a Montesarchio (Bn). Sono stati individuati anche tre siti di stoccaggio provvisori: Marigliano (in provincia di Napoli), Ferrendelle (Caserta) e Pianura.

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