domenica 23 dicembre 2007

Bassolino: «Inceneritore, il modello è Venezia».

Il modello da seguire è quello di Venezia. Dice il governatore Antonio Bassolino dal suo blog. Lo dice nel pieno di un'emergenza che di straordinario non ha più niente, se non che esiste ancora un commissariato che la gestisce. Bassolino si riferisce all'articolo apparso ieri sul Corsera a firma di Gianantonio Stella che dimostra, in modo semplice quanto efficace, che non si muore di termovalorizzatori, semmai il contrario. Lo fa citando l'esempio dell'inceneritore di porto Marghera, un impianto che brucia l'immondizia di Venezia e provincia, «cusì cum'è» dicono i veneti, cioé il tal quale indifferenziato. Un approdo cui stanno arrivando in tutto il mondo, visti i costi e le difficoltà della differenziata. Avendo però cominciato per tempo. Bassolino prende la palla (l'alrticolo) al balzo e carica contro i signori del no, i falsi miti dell'ambientalismo moderno (incenerire uguale inquinare), facendo vaghi accenni agli errori commessi. «Nell'articolo — scrive — si sottolinea come sia possibile gestire i rifiuti in modo efficiente e con basso impatto ambientale attraverso un'adeguata impiantistica - Cdr più termovalorizzatore - e una buona organizzazione del servizio. Alla grave situazione di Napoli e della Campania si contrappone quella di Venezia. Fatte le dovute distinzioni tra un'area turistica su cui insistono 300 mila persone (e 20 milioni di turisti, ndr) e la nostra regione di quasi sei milioni di abitanti, credo che il paragone sia utile e che possa aiutarci a capire quale sia la strada giusta per risolvere il problema»… continua

1 commento:

Anonimo ha detto...

su questo bel sito di informazione ovreste metteri un reload, cioè un sistema per riaricare la pagina automaticamente.
Può essere utile a chi l'ha sempre aperta per riaricare nuove notizie.
Ciao