giovedì 22 novembre 2007

Si vuole un partito nuovo o no?

Vico Equense - Il Partito Democratico, nasce sotto i migliori auspici, proprio per l'elevato numero di cittadini che si sono recati alle urne. L’entusiasmo che i vicani hanno mostrato verso il Pd è sicuramente determinato dalla voglia di cambiare la politica, di vedere affermati modelli e contenuti nuovi, di voltare pagina rispetto al vecchio modo di essere dei partiti. Ora tocca ai cosiddetti "addetti ai lavori" rispondere e non con le sole parole, ma con scelte serie. Se dovessimo procedere col manuale Cencelli, se dovessimo affossarci con la conta dei numeri, delle maggioranze e delle minoranze, e se dovessimo rispolverare volti noti per formare gli organi dirigenti, temo che commetteremmo un grave errore. Sarà dimostrazione di grande maturità il cercare una linea di mediazione. Se tutti desiderano che il Pd sia un partito nuovo non soltanto nel nome, ma anche nelle forme, nei processi decisionali, nei rapporti con i militanti, nella selezione della classe dirigente, nella formazione di una nuova classe politica, che sia in altre parole un entusiasmante viaggio di ricerca e costruzione di una politica rinnovata e scossa sin dalle sue fondamenta, perché nessuno chiama il popolo delle primarie? Eppure a Vico hanno votato 1100 persone. Si vuole un partito nuovo oppure si vuole ancora un partito di tessere e congressi, di lotte tra bande, e di decisioni prese in due?

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